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L’Agenzia delle entrate Riscossione è un ente pubblico economico che dal primo luglio 2017 è subentrata alle società del Gruppo Equitalia nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche di natura processuale. Essa, quindi, è divenuta un’agenzia di riscossione e, infatti, si occupa dell’attività di riscossione delle tasse per conto del Fisco a livello nazionale.

In Sicilia

Sommario

Ne restava esclusa, in origine, la Regione Sicilia. Tuttavia, dal 1 ottobre l’Agenzia delle entrate-Riscossione è subentrata anche a Riscossione Sicilia. Di conseguenza, per i contribuenti con carichi iscritti a ruolo negli ambiti provinciali della regione Sicilia è possibile, direttamente dal proprio pc, tablet e smartphone. consultare il portale dell’Ente per richiedere informazioni, assistenza e utilizzare i servizi on-line.

Agenzia delle Entrate Riscossione

Autonomia dell’Agenzia delle entrate riscossione

L’Agenzia delle entrate riscossione è dotata di una sua autonomia:

  • Organizzativa. Si tratta, cioè, del potere di decidere la propria organizzazione e le proprie modalità di attuazione ed esecuzione delle norme, anche emanando atti propri aventi la stessa forza di quelli statali nel rispetto della Costituzione.
  • Patrimoniale. Tale forma di autonomia indica che tra il patrimonio dell’ente e quello dei suoi membri vi è separazione assoluta. Pertanto, dei debiti contratti dall’ente non rispondono i membri con il loro patrimonio personale, e viceversa.
  • Contabile. Con essa ci si riferisce alla potestà dell’ente, organo o ufficio di provvedere alla gestione delle proprie contabilità.
  • Di gestione.

Struttura e organi dell’Agenzia delle entrate riscossione

L’Ente si articola in strutture:

  • centrali, con funzioni prevalenti di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo, nonché di erogazione di servizi gestionali-operativi accentrati;
  • regionali, organizzate con logica di presidio territoriale-geografico e con funzioni di gestione e coordinamento delle relative attività operative correlate alla riscossione.

 

Responsabile

Per ciascuna struttura organizzativa è prevista la figura di un Responsabile che presidia le attività esercitate, curando la gestione delle risorse assegnate alla struttura stessa. Il Responsabile garantisce lo svolgimento delle attività di competenza, anche per il tramite delle eventuali strutture dipendenti, e ha il compito di adottare, ove necessario, gli interventi correttivi, formulando anche proposte, al fine di conseguire i risultati attesi.

Organi

Gli organi che permettono il funzionamento dell’Agenzia sono il Presidente, il Comitato di gestione e il Collegio dei revisori dei conti, il cui Presidente viene scelto tra i magistrati della Corte dei Conti.

Presidente

Il Presidente dell’ente è anche il Direttore dell’Agenzia delle entrate. Compone altresì il Comitato di gestione di cui fanno parte due componenti nominati dall’Agenzia stessa. Tutte le cariche rivestite sono gratuite e non prevedono rimborsi spese, compensi o indennità.

L’Ente è soggetto all’indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell’Economia e delle Finanze ed è un organismo strumentale dell’Agenzia delle entrate.

Principi che regolano l’attività dell’Agenzia Entrate riscossione

I principi che regolano l’attività dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono i principi di:

  • legalità in tutti gli atti interni ed esterni dell’Ente e nell’applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti, prevedendo e reprimendo qualunque comportamento irregolare;
  • buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa;
  • economicità, efficienza e razionale impiego delle risorse disponibili;
  • trasparenza dell’azione amministrativa;
  • parità di trattamento, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente ed efficienza energetica;
  • semplificazione dei rapporti con i contribuenti mediante l’adozione di procedure atte ad agevolare l’adempimento degli obblighi fiscali, la diffusione di informazioni volte ad accrescere il livello di consapevolezza e il massimo ascolto delle esigenze dei contribuenti.

Finalità dell’Agenzia Entrate riscossione

L’Agenzia delle Entrate riscossione ha come obiettivo principale quello di migliorare l’attività di riscossione a livello nazionale. Ai fini del miglioramento di essa, si occupa di garantire l’economicità della gestione, la soddisfazione dei soggetti che devono avvalersi dei suoi servizi e l’aumento dell’entità degli importi riscossi, incentivando azioni di prevenzione e di contrasto all’evasione fiscale. Solo una corretta e completa riscossione, infatti, consente allo Stato di investire le risorse accumulate in servizi per i contribuenti.

Obiettivi

A tal fine, l’Ente persegue i seguenti obiettivi:

  • facilitazione dell’accesso ai servizi di assistenza e di pagamento, privilegiando lo sviluppo dei più moderni canali di comunicazione telematica;
  • efficacia ed efficienza della gestione con il perseguimento di obiettivi in termini di economicità della gestione, di soddisfazione dei contribuenti per i servizi prestati e di ammontare delle somme riscosse;
  • flessibilità organizzativa nello svolgimento dei servizi di riscossione, per tenere conto della necessità di specializzazioni tecnico-professionali, sulla base di criteri oggettivi preventivamente definiti, finalizzati ad ottimizzare il risultato economico della riscossione;
  • sviluppo di aggiornati metodi di pianificazione e di organizzazione del lavoro basati sulla attivazione di logiche di controllo dei risultati, anche ai fini di una efficace integrazione delle attività e nell’ottica di una costante modernizzazione degli strumenti di lavoro;
  • valorizzazione di stili di gestione orientati al conseguimento dei risultati, alla sperimentazione di soluzioni innovative, all’assunzione responsabile di decisioni, allo sviluppo di rapporti cooperativi, alla consapevolezza della dimensione economica delle scelte gestionali, all’affermazione del senso etico dei fini pubblici perseguiti;
  • valorizzazione delle professionalità del personale, mediante percorsi di carriera, attività formative, politiche di remunerazione e politiche di assegnazione delle mansioni volte a rafforzare la motivazione e l’impegno di tutti i dipendenti, anche prevedendo l’allocazione di attività laddove vi siano competenze e risorse adeguate a presidiarle;
  • gestione per progetti di attività a termine di carattere innovativo e di particolare rilevanza e complessità.

Poteri

L’Agenzia gode di ampi poteri di indagine che sono i medesimi che spettano all’Agenzia delle entrate.
Pertanto, avrà accesso alle banche dati mediante le quali è possibile rintracciare più agevolmente i beni dei debitori da poter eventualmente sottoporre a pignoramento velocizzandone la procedura. Tra queste vi è l’anagrafe tributaria che consente di scoprire presso quale azienda il contribuente debitore è impiegato o se, al contrario, svolge l’attività di procacciatore d’affari o di professionista, quali sono i suoi redditi, se ha appartamenti di proprietà concessi in locazione e dai quali riceve, quindi, i relativi canoni e tutte le ulteriori informazioni utili in materia.
Inoltre, potrà accedere all’anagrafe dei rapporti finanziari. Questa consente di individuare in modo celere quali sono gli istituti di credito presso i quali il contribuente deposita i propri risparmi, se quest’ultimo è titolare di cassette di sicurezza, titoli o obbligazioni, su quale conto corrente accredita il proprio stipendio o la propria pensione.

Inps

Infine, l’Agenzia delle entrate riscossione avrà accesso al database Inps che permetterà al nuovo agente della riscossione di avere informazioni più precise sui rapporti di impiego che fanno capo al contribuente per procedere all’eventuale pignoramento del suo stipendio.

Garanzie per i contribuenti

Le garanzie che il nostro ordinamento pone a tutela dei contribuenti sono le medesime di cui queste beneficiavano prima che venisse costituita l’Agenzia delle entrate riscossione.
Tutt’ora, quindi, esiste il divieto di pignoramento della casa del contribuente, a condizione che sia l’unico immobile in sua proprietà e che sia adibito a civile abitazione e sia il luogo in cui egli ha fissato la propria residenza. Più in particolare, tutte le volte in cui una persona riceve la notifica di una o più cartelle esattoriali, per tali debiti non rischia il pignoramento della prima casa purché sussistano contemporaneamente una serie di presupposti.

Richieste

Si richiede, quindi, che l’immobile:

  • deve essere l’unico di proprietà del contribuente;
  • non deve essere di lusso, ossia accatastato nelle categorie A/8 e A/9;
  • deve essere luogo di residenza del contribuente;
  • sia accatastato a civile abitazione.

Se manca una sola di queste condizioni, anche l’Agente per la riscossione può pignorare la prima casa.
Per i debiti inferiori a 120 mila euro, poi, sarà ancora impossibile pignorare la casa del contribuente diversa dalla prima nel caso in cui la somma del valore di tutti gli immobili di sua proprietà non superi il predetto importo.
In relazione a tutte le somme che il contribuente percepisce a titolo di stipendio, salario o altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego sussiste l’obbligo di contenere il pignoramento entro un decimo per debiti sino a 2.500 euro, entro un settimo per debiti da 2.501 a 5.000 euro ed entro un quinto per debiti superiori a 5.000 euro.

Saldo e stralcio

La Legge n. 145/2018 ha introdotto la possibilità di effettuare un’operazione di saldo di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Essa consente una riduzione delle somme dovute e può essere utile ai contribuenti che versano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica. L’operazione di saldo e stralcio riguarda solo le persone fisiche. Inoltre, essa è riferita esclusivamente ad alcune tipologie di debiti vale a dire quelli affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. La misura agevolativa, oltre alla riduzione degli importi dovuti, prevede anche l’azzeramento di sanzioni e interessi di mora.

Grave e comprovata situazione di difficoltà

La grave e comprovata situazione di difficoltà economica che consente l’accesso al saldo e stralcio sussiste quando:

  • il valore ISEE riferito al proprio nucleo familiare non supera 20 mila euro;
  • alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulta già presentata la procedura di liquidazione di cui all’art. 14-ter della legge del 27/1/2012, n. 3.

Rateazione delle cartelle esattoriali

Se sussistono le suddette condizioni, il contribuente può richiedere all’Agenzia di Riscossione di dilazionare il pagamento in 72/120 rate mensili nel caso in cui versi in una situazione di obiettiva difficoltà. I termini per la presentazione della domanda sono di 90 giorni dalla notifica dell’atto.

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