Statistiche sul debito privato 2021

debito privato

Il particolare periodo storico vissuto a partire da Marzo 2020, dovuto all’emergenza pandemica data dalla diffusione del Covid-19, ha costretto migliaia di italiani a un forzato immobilismo nel mondo del lavoro. Peraltro, anche a seguito della regolare ripresa di pressoché tutte le attività lavorative, la situazione economica di molte famiglie non è migliorata, costringendo i privati a contrarre nuovi debiti o rendendo particolarmente difficile adempiere a quelli già contratti. In merito al concetto di debito, è prima di tutto necessario distinguere tra debito pubblico e debito privato. Il primo è riferito allo Stato, il secondo a famiglie e imprese. Questa distinzione è importante, perché è dalla somma di questi due settori che rileviamo il vero indebitamento di un Paese, il cosiddetto indebitamento totale dell’economia.

Statistiche sul debito privato 2021

Sommario

Cos’è il debito pubblico

Il debito pubblico è il debito contratto dallo Stato per soddisfare il proprio fabbisogno. Ovvero, in sostanza, le risorse necessarie per far sì che la macchina statale, fatta di servizi e investimenti, funzioni. La differenza tra entrate e uscite di uno Stato è detta saldo primario. Nell’operazione di calcolo vanno però aggiunti gli interessi sul debito precedente che uno Stato paga ai suoi creditori. Si ha un deficit quando le entrate sono inferiori alla somma di uscite e spese per interessi. Per semplificare, quindi, il debito pubblico può essere definito anche come la stratificazione, anno dopo anno, dei deficit. Nel 2019, il debito pubblico italiano è arrivato a 2.439 miliardi, ma ad agosto aveva toccato il record di 2.463 miliardi. Il dato più preoccupante, tuttavia, riguarda l’anno precedente. Alla fine del 2018, infatti, il debito pubblico italiano era pari al 134,8% del Pil, una delle percentuali più alte al mondo. Solitamente i governi contraggono prestiti mediante l’emissione di titoli di Stato acquistati da istituzioni finanziarie.

In Italia

Il Debito Pubblico italiano è formato, infatti, in gran parte dai titoli di Stato emessi dalla Repubblica Italiana. Tipici esempi di titoli del debito pubblico italiano sono i BOT, i BTP e i CCT.

Cos’è il debito privato

Il debito privato è una passività che il debitore contrae nei confronti di altri soggetti privati. Genericamente, potrebbe costituire un debito privato qualsiasi debito contratto nei confronti di soggetti diversi dalla pubblica amministrazione (dunque, banche, finanziarie, ecc.).

Secondo un’altra differente definizione, però, il debito privato è esclusivamente il debito contratto nei confronti di altre persone fisiche che non esercitano professione creditizia.

Pertanto, possono costituire esempi di debito privato delle passività nei confronti di amici o familiari, e così via.

Mutui, fidi, crediti al consumo, credito alle imprese, crediti a breve ecc., sono tutte forme di indebitamento privato. Nella crisi che ha colpito l’Eurozona a partire dal 2009, l’accumulo di debiti privati da parte di famiglie e imprese figura tra le cause scatenanti.

Il debito aggregato

Il debito aggregato, invece, è la somma delle due voci precedenti, vale a dire la somma tra il debito pubblico maturato da uno Stato nei confronti di vari creditori (pubblici o privati) e il debito privato, ovvero quello di famiglie e imprese. Il rapporto tra debito aggregato e Pil è una misura più completa per analizzare il livello di indebitamento di un Paese o area economica rispetto all’analisi del solo debito pubblico/Pil. Infatti molto spesso alti livelli di debito pubblico coincidono con bassi livelli di indebitamento privato proprio perché i possessori di debito pubblico sono creditori privati.

Come risanare un debito privato

Il debito privato rientra pacificamente all’interno delle procedure per la risoluzione della crisi da sovraindebitamento introdotte dalla legge n. 3/2012, ovvero:

  • il piano del consumatore;
  • l’accordo con i creditori;
  • la liquidazione del patrimonio.

Anche per questo motivo diventa fondamentale assicurarsi che il prestito tra privati, dalla cui mancata restituzione deriva il debito, sia disciplinato da un contratto che possa essere riprodotto dinanzi al giudice in fase di omologa del proprio programma di ripianamento dei debiti.

I livelli di debito privato dei vari Stati

L’Italia presenta un debito pubblico tra i più alti ma a livello generale non presenta una situazione così allarmante. Nel 2020, il debito pubblico italiano era pari al 130 % del Pil, contro poco meno del 100 % di Francia e Spagna; era invece sensibilmente inferiore in Olanda e Germania (intorno al 50 %). Il quadro si presentava radicalmente diverso esaminando i debiti finanziari delle famiglie e delle imprese. In Olanda si raggiunge lo straordinario livello del 250 %, in Francia il 200 %, il 150 % in Spagna; infine, Italia e Germania si collocano intorno al 100%.

Ad oggi, invece, per quanto riguarda il settore privato dell’economia, nel nostro Paese il debito vale circa il 160% del Pil quindi un rapporto tra debito e Pil tra i più bassi nella zona Euro, insieme alla Germania. Le statistiche, infatti, rivelano che il debito privato italiano è in assoluto il più basso rispetto agli altri paesi dell’Eurozona. In termini numerici, quindi, il debito privato delle famiglie italiane è pari al 43% del Pil, mentre quello delle aziende italiane è pari al 69,8% del Pil (https://www.istat.it/it/archivio/indebitamento).

Dai dati appare certo che altri paesi sono oggi molto più esposti di quanto non sia l’Italia, dove, riprendendo ancora una volta le considerazioni finali, il debito privato, soprattutto delle famiglie, è molto contenuto.

Il problema della pandemia

Si stima che, a seguito della pandemia il debito globale nel 2020 è salito del 14% al record di 226.000 miliardi di dollari. Il dato include tanto il debito del settore pubblico quanto quello del settore privato non finanziario.

Quest’ultimo, infatti, deve essere monitorato attentamente in quanto un eccesso di debito privato potrebbe trasformarsi e di conseguenza provocare un più alto debito pubblico. Il debito pubblico ammonta a 88.000 miliardi, valore vicino al 100% del Pil. Il debito pubblico è previsto calare di un punto percentuale di Pil nel 2022 per stabilizzarsi attorno al 97% del Pil.

In un contesto profondamente incerto come quello vissuto sino ad ora e destinato a protrarsi almeno finché il virus non diventi meno rapido nella diffusione e pericoloso negli effetti, l’evoluzione delle finanze pubbliche dipenderà da quanto profondamente la pandemia si farà sentire sulla crescita. In un contesto di evoluzione del Covid, infatti, la politica di bilancio deve restare agile e adattarsi rapidamente al cambio delle condizioni anche perché questo è il solo modo per ridurre i danni di breve e medio termine.

Fonti: Ansa, Il Sole 24 Ore